Isolare termicamente la propria abitazione da soli: possibile e realmente conveniente?
Il mese di Settembre solitamente si presenta con una condizione climatica ideale per progettare e mettere in atto dei correttivi che consentano alla casa di migliorare dal punto di vista della percezione di un maggior benessere abitativo
Il mese di Settembre solitamente si presenta con una condizione climatica ideale; il caldo soffocante dei mesi di Luglio ed Agosto lascia spazio ad un clima mite e senza dubbio più sopportabile, e non si riscontrano mai temperature realmente rigide come nei mesi centrali dell’inverno.
Di conseguenza possiamo considerare questo come un periodo intermedio ideale per progettare e mettere in atto dei correttivi che consentano alla casa di migliorare dal punto di vista della percezione di un maggior benessere abitativo.
La problematica che più interessa risolvere riguarda la temperatura interna percepita all’interno di casa. Un appartamento vecchio che non ha mai ricevuto interventi specifici di isolamento termico può presentare enormi difficoltà a mantenere un clima ideale al suo interno.
E’ la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità a dare delle linee guida, affermando che la temperatura ideale in casa dovrebbe aggirarsi intorno ai 20-21°C, con particolare rilevanza per le aree maggiormente utilizzate come la zona living. In altre stanze come la cucina e la camera da letto si può arrivare ad avere anche una temperatura più bassa (in cucina non è un problema data la presenza dei fornelli che riscaldano l’ambiente, a letto una temperatura meno calda aiuta a prevenire problematiche circolatorie). Per quanto riguarda il tasso di umidità, l’ideale sarebbe optare per il mantenimento di un livello compreso tra il 45 ed il 50% (sappiamo da soli che un ambiente con un tasso superiore al 70-80% ci fa percepire ancor di più la sensazione di freddo e di calore, mentre un clima molto secco, sul 20-30% di umidità, può creare problematiche ed infiammazioni alle vie respiratorie).
L’idea di mettere in pratica degli interventi di isolamento termico per la propria abitazione è certamente da approvare ed incoraggiare, ma spesso si vedono situazioni nelle quali sono gli stessi proprietari di casa ad improvvisarsi in totale autonomia su questo genere di lavori (probabilmente per cercare di ottenere un risparmio)… questa cosa è realmente conveniente, oltre che fattibile?
Il caso di cui vogliamo parlare oggi riguarda una particolare tipologia di coibentazione, ossia quella delle pareti interne.
Facciamo, innanzitutto, una piccola premessa. E’risaputo che esiste la possibilità di effettuare interventi di isolamento esterno con la posa di un cappotto termico, ma spesso si hanno grosse problematiche nella sua attuazione, a causa di vincoli architettonici o non uniformità di consenso nel caso di decisioni da prendere all’interno di un condominio oltre e soprattutto ingenti costi di realizzazione cui si aggiungono ulteriori spese per ponteggi e permessi.
Se non si può optare per questa soluzione è possibile isolare termicamente le pareti interne della propria abitazione (in particolar modo con riferimento alle intercapedini) in totale autonomia e senza dover attendere il parere positivo di qualcuno, che si tratti di una casa autonoma o di un appartamento condominiale.
L’isolamento dell’intercapedine è molto utile perché va a risolvere in modo preciso e veloce la creazione di fenomeni di dispersione termica che si possono verificare nelle intercapedini in cui lo spazio vuoto risulta particolarmente elevato (già oltre i 5-6 centimetri di diametro si possono riscontrare delle problematiche in tal senso, con la formazione di moti convettivi). In una casa in questa condizione si può rischiare di avere temperature interna di almeno 4-5 gradi differenti rispetto a quanto desiderato, ritrovandoci con case molto fredde in inverno e molto calde in estate; ecco che saremo obbligati a spendere molto nell’utilizzo di termosifoni o condizionatori per ovviare a questo problema.
Coibentare termicamente le intercapedini consente di riempire questo vuoto, diminuire il più possibile le dispersioni termiche e favorire l’innalzamento del livello di benessere abitativo generale e non solo, dato che una casa ben isolata termicamente consente di ottenere un miglioramento della classe energetica, aspetto di fondamentale importanza se si desidera vendere la casa spuntando un prezzo a noi favorevole.
Detto questo, ci chiediamo se è possibile e conveniente realizzare un tipo di intervento simile seguendo la pratica del fai da te, senza rivolgersi a professionisti del settore.
L’intervento che consente il riempimento delle intercapedini è chiamato insufflaggio; questo perché, una volta opportunamente forata la parete nella quale è presente l’intercapedine, si insuffla nel vuoto presente del materiale isolante con un apposito macchinario fino al totale riempimento della parete.. un procedimento che può essere completato in poche ore e senza lasciare residui!
Prima valutazione: la conoscenza del materiale isolante da impiegare.
Sapete scegliere autonomamente quello più adatto per il vostro caso o puntate sul primo che trovate, magari quello più a buon mercato? Gli isolanti non sono tutti uguali tra di loro (ci sono ad esempio quelli sfusi/secchi come la fibra di cellulosa o la lana di vetro, poi ci sono quelli espansi, come le resine ureiche sotto forma di schiuma), e di conseguenza il ricorrere ad un esperto del settore, che ha una conoscenza reale di ogni tipo di materiale e delle sue caratteristiche specifiche, può aiutarci a valutare il singolo caso per capire quello più adatto a noi.
Seconda valutazione: l’attrezzatura per realizzare l’intervento di insufflaggio.
Se si vuole fare un lavoro come si deve, è necessario possedere un’attrezzatura professionale che richiede sicuramente dei costi importanti di acquisto (anche alcune migliaia di euro) ed esperienza nel saperla realmente utilizzare!
Bisogna innanzitutto forare la parete, e per farlo si deve creare un reticolo di fori di pari diametro, possibilmente distanziati tra di loro ed equamente distribuiti tra le varie zone della parete. Per fare in modo che questa operazione non lasci polveri o residui, la soluzione ideale sarebbe quella di ricorrere ad un sistema di foratura mediante aspirazione che non produca polveri e sporco.
Nella foratura l’esperienza di chi lo fa tutti i giorni consente di evitare danni agli impianti presenti nelle pareti cosa che spesso per chi si improvvisa finisce per fare danni a volte superiori ai benefici del lavoro svolto!
Bisogna poi avere a disposizione un macchinario con tubazione che consenta di insufflare il materiale isolante selezionato… prestate attenzione, però!
Non è sufficiente inserire il prodotto semplicemente appoggiandolo, bisogna fare in modo che questo venga insufflato in modo tale che sia ben pressato, così da favorire un’installazione ben fatta e non approssimativa (se si deve usare un’attrezzatura scadente che non porta a questo risultato, meglio non fare nulla).
Per ovviare ai costi particolarmente esosi dell’acquisto di queste attrezzature non sono pochi i casi in cui si ricorre al noleggio di macchinari da insufflaggio; il problema sta poi nel saperli utilizzare correttamente (il materiale va insufflato partendo dal basso verso l’alto, c’è anche chi sbaglia nel fare questo e procede senza un ordine preciso) e le tarature delle macchine a noleggio spesso sono sbagliate e in generale mal funzionanti.
Il rischio è quello di fare un lavoro scorretto che necessita il ricorso ad una ditta specializzata che, prima di procedere con l’intervento di isolamento termico, si ritroverà a dover risolvere i danni creati dal precedente tentativo (riempimenti a macchia di leopardo da eliminare, utilizzo di materiali non idonei, formazioni di fenomeni di condensa).
Con questo non vogliamo dire con certezza che un intervento di isolamento termico interno fatto autonomamente verrà completato in maniera errata, ma la preparazione che serve per sapere impiegare bene queste attrezzature, il costo di acquisto delle stesse, ed il rischio di dover spendere il doppio per rimediare ai danni di un intervento mal eseguito, ci fanno propendere per il ricorso ad un professionista del settore realmente preparato (chi sa fare bene questo lavoro lo porta a termine in una sola giornata, senza sporcare e facendo pagare una somma che verrà potenzialmente ripagata nel corso degli anni, grazie al risparmio energetico che potremo avere in casa, soprattutto se l’insufflaggio è stato realizzato nel modo corretto).