Bioedilizia: i principi, le caratteristiche e i materiali usati
Su che cosa si basa la bioedilizia e che tipo di vantaggi sa offrire?
Spesso sentiamo parlare di bioedilizia, ma quante persone conoscono davvero questo settore dell’architettura?
In questo articolo andremo a scoprire quali sono le modalità di progettazione di questa bioarchitettura, che permette di gestire un intero edificio nel rispetto dei principi della sostenibilità ambientale.
E’ presto detto che l’obiettivo primario è quello di ridurre gli impatti sull’ambiente. Per farlo, si considerano le fondi di energia rinnovabile, per quanto riguarda il riscaldamento o raffreddamento di un edificio. Ciò comprende il fotovoltaico, il geotermico, l’energia solare e le biomasse.
La filosofia e i principi della bioedilizia
Questo tipo di architettura usata per costruire o ristrutturare un edificio, integra l’uso di materiali naturali, attraverso le tecniche costruttive che riducono l’impatto energetico. Alla fine di ogni fase e operazione, si otterrà una casa a basso consumo. Si parla, nello specifico, di una casa passiva, che si occupa della corretta gestione energetica dell’intera struttura.
Si basa su 4 principi specifici:
- Materiali: chiaramente le pareti, le coperture e i pavimenti hanno un ruolo fondamentale per la bioedilizia. Ogni materiale, infatti, ha influenza su più aspetti.
- Approccio: si basa sulla pertinenza, la qualità e le risorse usate per l’eco-costruzione. Servirà una squadra competente che conosca le soluzioni sostenibili.
- Vincoli geografici: ogni costruzione dovrà interagire nel rispetto dei vincoli ambientali dati dal terreno, disposizione degli edifici, zone di verde presenti, altezza e orientamento. Non possono essere ignorate poi le caratteristiche legate alla luce naturale, alle temperature climatiche, alla vegetazione e all’umidità.
- Energia: le tecniche usate dalla bioarchitettura servono per ridurre i consumi energetici, permettendo poi di raggiungere l’autonomia energetica e un risparmio notevole. Al tempo stesso contribuisce alla riduzione di emissioni di gas ed effetto serra.
Quali materiali vengono presi in considerazione
Si preferisce sempre il cosiddetto eco-materiale, che provenga da fonti rinnovabili, in modo da ridurre ogni spreco durante la produzione. Non sono affatto tossici per l’uomo e sono finalizzati a rendere sempre più efficiente l’edificio. Oltre a garantire quindi un comfort interno sull’abitabilità della casa, aiuta a diffondere, su più aspetti, il concetto di risparmio.
Tra questi materiali usati, troveremo:
- La fibra di legno: ha potere termico e non viene colpita da funghi, quindi risulta ideale per isolare le pareti esterne.
- Sughero: è ideale per isolare i pavimenti, poiché tiene alla larga le muffe e risulta essere molto resistente.
- Fibra di cocco: è ottimale per realizzare pannelli, porte e l’interno delle pareti. E’ isolante rispetto ai campi elettromagnetici.
- Lana di cellulosa: usata per l’isolamento acustico e termico, in particolare per i tetti delle case.
I prezzi della bioedilizia
Chiaramente, la bioedilizia è una scelta che prevede un importante investimento iniziale, che sarà poi ammortizzato nel tempo grazie ai risparmi che sa generare. Seguire le regole della bioedilizia vuol dire gestire l’edificio o la struttura con minori costi energetici, così da raggiungere il massimo comfort.
Parlando di prezzi, possiamo fare una stima, e dire che si va dai 1.200 a 2.000 € al mq. Se invece si sceglie di puntare su case prefabbricate hai modo di abbassare un po’ i costi, tra i 1.100 e i 1.800 € per mq.
Ovviamente si tratta solo di prezzi indicativi che rappresentano la media, ma ogni caso è diverso.