Legge Bilancio 2019: antisismica, trasporti e dissesto idrogeologico
Le Regioni vanno a investire sull'antisismica per un valore totale di 4,2 miliardi di euro.
Con la Legge di Bilancio è stata introdotta la concessione del credito definito sismabonus, un aiuto a tutte quelle famiglie che vogliono ricostruire la propria dimora in seguito a una calamità del genere. Questo bonus, favorire la detrazione per gli interventi relativi a tutte quelle misure che rispettano l’antisismica. Si vanno a coprire le spese effettuate fino a detrazioni del 50 – 70 e 80% sulle case.
Le Regioni hanno anche stanziato ben 4,2 miliardi di euro così da investire per la messa in sicurezza antisismica, ma anche per i trasporti, l’edilizia e il dissesto idrogeologico. Quest’ultimo è un insieme di processi morfologici che vanno a creare un’azione fortemente distruttiva. Ciò influisce in termini di degradazione per il suolo e soprattutto nei confronti dei manufatti.
Le persone che decideranno di non sfruttare tale possibilità, dovranno andare a versare la quota allo Stato. Questo accordo è stato siglato da un confronto tra Conferenza Stato e Regioni, e sarà inserito di diritto all’interno della legge di Bilancio per l’anno 2019.
Gli investimenti della Regione per l’antisismica
Questa somma stanziata, proviene direttamente dalle diverse amministrazioni delle Regioni, che hanno chiesto di spendere tali cifre per poter così mettere al sicuro gli edifici. Un po’ come è già stato fatto e concesso ai Comuni.
Qualora questo accordo fosse ratificato proprio nella legge di Bilancio, le Regioni potranno poi avere a disposizione ben 2,5 miliardi per il 2019. In più vi sono anche 1,7 miliardi per il 2020, pronti per essere investiti in interventi da realizzare in vista dei prossimi 5 anni. Consideriamo anche che l’accordo, andrà a confermare i trasferimenti per le politiche sociali, che sono pari a 1,4 miliardi di euro per il prossimo anno.
Grazie a questo tipo di comportamento e scelte fatte, saranno ben 800 milioni quelli spesi all’anno per trasformare così in realtà questi investimenti. Ogni regione avrà modo di poter programmare e organizzare una serie di interventi, soprattutto a livello strutturale per quanto riguarda gli edifici. Al tempo stesso va riconosciuto che dietro all’investimento, vi sarà, già a breve, una leva importante che alimenta lavoro e crescita. La necessità di intervento chiama operai, e il numero di posti di lavoro richiesti aumenta in modo esponenziale.
Antisismica anche nelle scuole
Con questa ripartizione dei fondi, oltre a quelle che sono le linee guida da seguire e gli impegni da parte delle Regioni, vi sarà modo di poter strutturare anche un piano di azione che si rivolge al miglioramento antisismico nelle scuole.
Non a caso la Legge di Bilancio per il 2017 ha sbloccato 700 milioni di euro per l’adeguamento antisismico e prevenzione del rischio idrogeologico. Quest’anno sono stati racconti 900 milioni di euro, dei quali ben 400 riservati all’edilizia scolastica. Per il 2019 l’atteggiamento sembra proseguire verso questa direzione, in modo da organizzare diverse tipologie di intervento di miglioramento sismico.
Saranno effettuate diagnosi in merito agli edifici così da valutare anche quelli che sono i posti che meritano maggior attenzione e un intervento immediato. Ogni scuola dovrà rispettare le caratteristiche base di un edificio strategico, valutato sia per la struttura efficiente, che per il risparmio energetico ed infine per l’edilizia sostenibile.